Mariage of the Sea (The Rape of Venice), Austin Young, Fallen Fruit Photography by Maria Rosce  

Titolo: Marriage of the Sea ( the Rape of Venice)

Artisti: Austin Young/Fallen Fruit

Opening: 18 Aprile 2024

Opening performance: Irene Machetti, Marry the sea

Date: 18 aprile – 24 novembre 2024

Dove: PALAZZO CESARI MARCHESI
Calle Rombiasio 2539, Campo Santa Maria del Giglio, 30124 Venezia

Vaporetto: Giglio

Orario: 11-13/15-19 – Chiuso il martedì

 

 

Marriage of the Sea (the Rape of Venice), il nuovo lavoro di Austin Young/Fallen Fruit

Venezia, Palazzo Cesari Marchesi

In occasione della Sessantesima edizione della Biennale di Venezia, THE POOL NYC presenta “Marriage of the Sea (The Rape of Venice)”, la mostra personale di Austin Young / Fallen Fruit a Palazzo Cesari Marchesi.

“Marriage of the Sea (The Rape of Venice)” tesse un affascinante racconto visivo e concettuale sul legame ancestrale tra la Serenissima e l’Adriatico. Austin Young / Fallen Fruit realizza un inedito ed immersivo wall covering di grandi dimensioni creato appositamente per Venezia. Tessuto e tende velate rivestono le pareti e le finestre del palazzo. “Come artista, cerco di creare un’esperienza sublime che cambia le sensazioni una volta entrati nella sala. L’obiettivo è di condividere le mie percezioni attraverso un’avventura estetica”, afferma Young.

Il lavoro di Austin Young / Fallen Fruit è un affresco contemporaneo stampato su tessuto, il cui disegno non si ripete mai. Le migliaia di figure presenti sono state estrapolate per lo più da dipinti veneti di chiese e musei veneziani e sono un’ode alla Serenissima. I soggetti, ritagliati dal loro contesto originale, galleggiano cercando di non affondare in quest’acqua ricca di alghe, piante, coralli, frutti di mare e pesci tipici della laguna. Le Monete d’oro, gettate in acqua dai turisti nella speranza di tornare a Venezia, cascano nel fondo, colpendo volti, corpi e la fauna lagunare. Il visitatore si trova immerso in un acquario ricco di specie marine e immagini provenienti dalla migliore storia dell’arte veneziana. Venezia è ormai sott’acqua, sommersa dal turismo, a scapito della sua eterna bellezza e della sua arte.

L’artista americano spiega: “Per centinaia di anni, nel giorno dell’Ascensione, è stato compiuto un sacrificio. Si gettava in acqua un glorioso anello d’oro che affermava il dominio di Venezia sull’Adriatico. La magia di questo sacrificio divino è stato così potente da durare per secoli. Tra la diminuzione della popolazione, le maree sempre più alte e la perdita della comunità a causa degli affitti a breve termine, è tempo di rievocare questo antico voto: “Desponsamus te, mare, in signum veri perpetuique dominii! Ti sposiamo, mare, come simbolo del vero e perpetuo dominio!”.

Proprio in omaggio a Venezia e ai suoi artisti, Austin Young ha voluto inserire nella mostra una creatura d’abisso in vetro dell’artista Maria Grazia Rosin. 

Viola Romoli e Luigi Franchin, direttori di THE POOL NYC, affermano: “Questa coinvolgente installazione d’arte, sublime e immersiva rappresenta un’immagine allegorica di Venezia sedotta dal turismo, una città che ha sacrificato il suo capitale culturale e l’ambiente per avidità. Un’accurata ricerca della bellezza, dell’identità e delle norme sociali permea il lavoro dell’artista, conferendogli una profondità e una rilevanza che fa presa con il pubblico di tutto il mondo.”

Durante l’inaugurazione l’artista Irene Machetti presenta il rituale In signum veri amoris, ricordo dell’antica cerimonia veneziana dello Sposalizio del mare, con le promesse di matrimonio pronunciate a conclusione della performance, dove ogni visitatore sposa il mare, impegnandosi a proteggerlo e tutelarlo. Culminando in questo atto collettivo, l’artista chiama il pubblico a partecipare ad una serie di azioni che li ha prima resi complici della situazione attuale in cui versa Venezia, un’ostia dorata ricoperta di carbone, per poi condurli a un’unione simbolica con le acque celebrata nel segno dell’amore. Di particolare rilevanza le gestualità, che l’artista ha ricostruito a partire dalle cerimonie nuziali occidentali, nuovo viatico per accompagnare i visitatori all’interno di una esperienza emozionale unica, ma dal forte legame territoriale.

Austin Young è un artista multidisciplinare il cui stile caratteristico interpreta un linguaggio visivo sfumato di bellezza, cultura pop, storia dell’arte, arte popolare e trasgressiva esuberanza underground. L’interesse di Young è quello di illustrare le qualità sublimi dell’umanità che ci fanno progredire, sia attraverso modalità fotografiche e video di ritrattistica performativa, sia con un impegno per una visibilità assertiva della cultura queer e una cultura di condivisione delle risorse basata sulla comunità.
Fallen Fruit è una collaborazione artistica concepita originariamente nel 2004 da David Burns, Matias Viegener e Austin Young. Dal 2013, David e Austin hanno continuato il lavoro di collaborazione. Gran parte del lavoro che creano è legato alle idee di luogo e di conoscenza generazionale, e riecheggia un senso di connessione con qualcosa di molto primordiale: la nostra capacità di condividere il mondo con gli altri. Tra le opere permanenti e le mostre museali più recenti ricordiamo il Chiostro del Bramante a Roma, l’Accademia Carrara di Bergamo, l’Orto Botanico di Palermo, il V&A di Londra, il LACMA di Los Angeles, Manifesta 12 a Palermo, la Triennale NGV di Melbourne.

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