Titolo: Aida 1921 – La prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata nelle foto Balelli
Opening: 2 luglio, 2021 ore 18.00
Durata: 2 luglio – 31 agosto 2021
Luogo: GABA.MC – Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata
Piazza Vittorio Veneto 7 (MC)
L’Accademia di Belle Arti di Macerata è lieta di annunciare la riapertura della GABA.MC Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata con una mostra straordinaria di immagini fotografiche dell’Archivio Balelli. Aida 1921 – La prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata nelle foto Balelli, così come suggerisce il titolo, si focalizza sulle scene di una delle opere più note e drammatiche di Giuseppe Verdi alla sua prima rappresentazione allo Sferisterio di Macerata, opera fra l’altro con la quale s’inaugurò la prima stagione lirica del teatro all’aperto progettato nel 1823 dall’architetto neoclassico Ireneo Aleardi e successivamente inaugurato nel 1829.
Nelle immagini dell’archivio Balelli, presenti negli spazi della Galleria, il senso di una vita ritrovata dopo il primo conflitto mondiale e l’incalzare di un vento Decò, fa da contorno a una visione poetica talmente incisiva da suggerire il canto e la musica, le parole e la vita alla data del 1921. In mostra si apprezzano vari documenti che, come specchi riflessi e da diverse prospettive, raccontano la storia di un momento e di una generazione, individuale e di comunità. Si rintracciano, oltre alle fotografie in bianco e nero (alcune già esposte alla GABA.MC. nel 2014 in occasione dell’anniversario della cinquantesima stagione lirica dello Sferisterio di Macerata), o quelle rivisitate secondo una restituzione cromatica raffinata e sapiente anche cartoline autografate e di gruppi corali, video, réclame e articoli dei giornali che permettono all’osservatore di immergersi in un clima di singolare magia, in una storia nella storia con un lascito unico e inestimabile. Questi documenti visivi, non rappresentano solamente la testimonianza di un ricordo o la documentazione di un particolare evento, ma diventano lo strumento per un’analisi più intima e profonda, che indaga la vita, che scopre gli animi e il sentimento degli attori, racconta l’emozione di un pubblico stupito e desideroso di conoscere il racconto lirico, manifesta la bellezza e il fascino degli eventi, la magnificenza di uno spettacolo, le scene di un altro luogo.