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Titolo: BOOM: tra cibo e arte il futuro

Quando: 20 dicembre h 18.00 inaugurazione della mostra e proclamazione vincitore del miglior packaging Galleria Bramante Fermignano (PU)

Dove:  Galleria Bramante – Fermignano ( PU)

Info Contest: email: boomilfuturo@gmail.com | tel. 0722 336838

BOOM: tra cibo e arte il futuro

Fermignano (PU) Marche

Ultimo appuntamento, a Fermignano, per la terza edizione di BOOM. Tra cibo e arte il futuro, l’evento che lega il cibo all’arte contemporanea, un doppio nodo tra il panettone artigianale e il packaging ispirato alla poetica di un artista.  

Il 20 dicembre, ore 18.00, inaugurerà negli spazi della galleria Bramante di Fermignano, la mostra collettiva, risultato della call rivolta eccezionalmente agli studenti della Scuola del Libro ( Liceo Artistico ) di Urbino, che quest’anno festeggia i 100 anni dalla nascita, guidati da alcuni studenti eccellenti dell’ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche). Entrambe le istituzioni si distinguono per l’alta cultura pubblica ed hanno la sede nella vicina Urbino. Creativi e designer sono chiamati a realizzare il packaging ufficiale per il 2025, ispirandosi all’opera di Arianna Pace. Il moodboard è basato sulla ricerca della giovane artista, le parole chiave identificate sono: Natura , Comunità, Corpo. I materiali e i mezzi studiati sono: carta, ceramica, fotografia e video.

Sono in mostra circa 35 elaborati proposti dagli alunni delle classi della sezione grafica: 5B, 5D  e 1 perfezionamento.

La GIURIA composta da: Arianna Pace  (Artista), Giovanni Gaggia (Artista), Pietro Gaglianò (Curatore e Critico d’arte), Marcella Russo (Curatrice e Manager Culturale), Massimiliano Tonelli (Direttore editoriale di CiboToday e di Artribune) e Manfredi Nicolò Maretti (Editore) decreterà il packaging più bello.

L’artista Arianna Pace (Pesaro 1995 ), formatasi proprio presso  la Scuola del Libro, è stata tra  i partecipanti all’edizione 2023 di Una boccata d’arte.  La sua ricerca ruota attorno al processo percettivo di appartenenza al paesaggio e su quella parte di esso non immediatamente evidente all’osservatore,  visibile soltanto con lo spostamento dello sguardo. Pace studia la composizione della superficie terrestre ed è affascinata dai suoi processi di trasformazione, dalla scrittura del tempo degli agenti atmosferici, leggibile nella stratificazione e nella sua morfologia. L’osservazione che l’artista opera sugli strati del tempo terrestre, si avvicina ad un processo archeologico rivelando forme di vita che hanno lasciato tracce preziose.  Pace le studia, le rielabora, le documenta e le archivia. Così cerca di trasformare la cura della memoria materiale e dello studio scientifico in una forma di sopravvivenza che condivide con chi partecipa del suo lavoro. 

 

 

 

 

 

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