Josè Ortega, Senza Titolo 1968

 

INFO:

Artista: Josè Ortega

Dove: Casa Ortega, via San Nicola del Sole (Sasso Barisano) Matera

DUE OPERE INEDITE A CASA ORTEGA, MATERA

La collezione del museo dedicato al pittore spagnolo si arricchisce con due nuove donazioni

Mercoledì 27 Novembre a Casa Ortega  sono state presentate due opere inedite di Josè Ortega che entreranno a far parte della collezione permanente del museo dedicato al pittore spagnolo. Si tratta di due donazioni importanti che contribuiranno ad arricchire il racconto della vita e dell’arte di Ortega e a valorizzare ulteriormente il museo. Le opere sono una tela del 1968, senza titolo, e un telero del 1982 intitolato El 23-F.

 La prima arriva da Bologna, donazione della Famiglia Venturi, ed è stata esposta in Italia nella primavera del 1972 a Roma e Milano, in occasione della mostra “Amnistia. Que trata de Espana”, iniziativa organizzata dalla CGIL con lo scopo di raccogliere fondi per il movimento operaio clandestino in Spagna e per la rivista Mundo Obrero, con la quale Ortega collaborava.

El 23-F, un grande telero realizzato tra il 1981 e il 1982, ripartito in tre pannelli con una misura complessiva di cinque metri per due, è invece l’ultima opera politica di Ortega. Il trittico narra l’episodio del Colpo di Stato presso il Parlamento spagnolo, passato alla storia come il Golpe Tejero, avvenuto il 23 febbraio 1981. L’opera raffigura le fasi cruciali dell’irruzione del colonnello della Guardia Civile Antonio Tejero, durante le votazioni per la fiducia al nuovo governo di Leopoldo Calvo Sotelo, e delle minacce armate verso i parlamentari. Sono riprodotti in primo piano, tra gli altri, il leader del Parlamento uscente, Adolfo Suarez Gonzalez, e del partito comunista, Santiago Carrillo. Ortega ha disegnato con volti sfumati o senza tratti somatici i parlamentari che avevano preferito nascondere la faccia sotto gli scranni dell’assemblea.

El 23-F è arrivato da Madrid nel 2014, donato alla Fondazione Zètema di Matera da Marivì Nebreda che lo aveva tenuto in custodia dopo una mostra personale di Ortega tenutasi a Madrid.

L’opera è stata restaurata dall’Istituto Centrale per il Restauro di Matera, come caso di studio per la tesi di laurea di Maria Rita Carducci.

Il supporto che regge l’opera è stato realizzato con il contributo dell’Associazione Ortega di Matera, presieduta da Francesco Vizziello.

 

 

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