Titolo: E.T. Zine

Fondatori: Andrea Bardi, Miriam di Francesco

Graphic Design: Giorgia Mascitti

Data di uscita: Ottobre 2024

 

 

 

Nasce E.T.zine, la nuova fanzine per la critica d’arte

È appena nata sul profilo instagram @e.t.zine, la nuova fanzine digitale dedicata alla critica d’arte, fondata e curata da Miriam Di Francesco e Andrea Bardi con la collaborazione grafica dell’artista Giorgia Mascitti.

E.T.zine nasce dalla volontà di costruire un nuovo spazio indipendente per la critica d’arte italiana con cadenza trimestrale e totalmente gratuita. A partire da ottobre sarà possibile, direttamente dal profilo instagram, scaricare il numero in pdf stampabile anche da casa.

La nuova fanzine è una realtà completamente svincolata dal panorama editoriale nazionale: il progetto non tenta di riproporre né i formati classici di intervento nell’editoria di settore (recensioni di mostre o eventi, interviste ad artisti o curatori), né tantomeno le tempistiche più ristrette della pubblicistica tradizionale.

E.T.zine è un progetto a natura tematica: ogni numero è dedicato a un focus specifico, affrontato da una molteplicità di angolature, e vede la collaborazione di professionisti del settore (giornalisti, critici, storici dell’arte, curatori, artisti, galleristi e gestori di spazi espositivi).

In questo modo, E.T.zine cerca di recuperare la centralità di una scrittura essenziale, di restituire al lavoro scritto il giusto spazio in termini di lunghezza dei contributi e il tempo necessario all’elaborazione critica di un pensiero. L’obiettivo della fanzine è infatti quello di risignificare la critica d’arte contemporanea. Contrario a un’idea di critica come semplice contestazione, il progetto individua nell’esercizio critico uno strumento utile a fare la storia del tempo che viviamo: di interpretarlo, di valutarlo, e non di limitarsi a raccontarlo.

Il titolo della fanzine è ispirato al film cult E.T. – L’extraterrestre (Steven Spielberg, 1982): le peripezie del simpatico alieno che, giunto accidentalmente sulla Terra, cerca di ritornare a casa, possono incarnare le difficoltà incontrate dalla critica d’arte a trovare una “casa”, un’identità e una ragione di esistenza. Inoltre, il titolo si riferisce anche alla congiunzione latina “et”, che indica un legame tra parole, idee e persone. La ricerca del punto di contatto tra alieno e bambino diviene così il tentativo di creare un luogo di confronto collettivo, di dialogo corale tra professionisti. Lo stesso logo del progetto è infatti una mano aliena, che invita il lettore a “cliccare” sullo schermo di un PC o di uno smartphone per scaricare gratuitamente la fanzine in formato PDF.

BIO:
Andrea Bardi (1993), è uno storico dell’arte contemporanea. Formatosi prima all’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, dove ha ottenuto la laurea triennale in Conservazione dei Beni Culturali, ha poi completato la sua formazione accademica all’Università di Bologna, presso il Dipartimento di Arti Visive. I suoi ambiti di interesse spaziano dalla ricerca artistica degli anni Sessanta e Settanta al dibattito sulla critica d’arte. Attualmente collabora con due testate giornalistiche specializzate nel settore dell’arte contemporanea, “Segno” e “Inside Art”. È inoltre autore di testi e approfondimenti critici per mostre.

Miriam Di Francesco (1988) è laureata in filosofia politica all’Università “Vita-Salute San Raffaele” di Milano e laurea magistrale in Estetica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, conseguendo nella stessa università il Master in “Museologia, Museografia e Gestioni dei Beni Culturali”. È coordinatrice di progetto per la “Fondazione No Man’s Land”, museo a cielo aperto ideato da Yona Friedman. Per la galleria “Ceravento” di Pescara è Executive Assistant, impegnata nella gestione della programmazione delle mostre, fiere e scelta degli artisti e artiste. Collabora come autrice per le riviste di settore “Segno” ed “Espoarte”.

Giorgia Mascitti (1995) è artista visiva. Il suo linguaggio d’elezione è il disegno in una “caccia alle immagini” che sfida i limiti del disegno tradizionale. Nel 2020 consegue il Diploma di Secondo Livello con Lode in Decorazione presso l’Accademia delle Belle arti di Macerata. Nel gennaio 2023 inaugura la sua prima mostra personale, Spremuta d’Incubo, a cura di Marcella Russo, nello Spazio Sei di Pescara (PE) e nel maggio 2024 la seconda personale, Una serpe nello stivale, a cura di Miral Rivalta presso il Tomav – Centro Arti visive di Moresco (FM). Ha partecipato a diverse collettive, residenze d’artista e Premi, in Italia e all’estero.

GDPR

    dfdsgdg