Venerdì 13 dicembre alle ore 19 al Maxxi l’Aquila ci sarà l’incontro dedicato a E.T.zine, la nuova fanzine digitale dedicata alla critica d’arte.
Nata a fine settembre sul profilo instagram @e.t.zine è fondata e curata da Miriam Di Francesco e Andrea Bardi con la collaborazione grafica dell’artista Giorgia Mascitti.
E.T.zine nasce dalla volontà di costruire un nuovo spazio indipendente per la critica d’arte italiana con cadenza trimestrale e totalmente gratuita. A partire da ottobre sarà possibile, direttamente dal profilo instagram, scaricare il numero in pdf stampabile anche da casa.
La nuova fanzine è una realtà completamente svincolata dal panorama editoriale nazionale: il progetto non tenta di riproporre né i formati classici di intervento nell’editoria di settore (recensioni di mostre o eventi, interviste ad artisti o curatori), né tantomeno le tempistiche più ristrette della pubblicistica tradizionale.
E.T.zine è un progetto a natura tematica: ogni numero è dedicato a un focus specifico, affrontato da una molteplicità di angolature, e vede la collaborazione di professionisti del settore (giornalisti, critici, storici dell’arte, curatori, artisti, galleristi e gestori di spazi espositivi).
In questo modo, E.T.zine cerca di recuperare la centralità di una scrittura essenziale, di restituire al lavoro scritto il giusto spazio in termini di lunghezza dei contributi e il tempo necessario all’elaborazione critica di un pensiero. L’obiettivo della fanzine è infatti quello di risignificare la critica d’arte contemporanea. Contrario a un’idea di critica come semplice contestazione, il progetto individua nell’esercizio critico uno strumento utile a fare la storia del tempo che viviamo: di interpretarlo, di valutarlo, e non di limitarsi a raccontarlo.
Il titolo della fanzine è ispirato al film cult E.T. – L’extraterrestre (Steven Spielberg, 1982): le peripezie del simpatico alieno che, giunto accidentalmente sulla Terra, cerca di ritornare a casa, possono incarnare le difficoltà incontrate dalla critica d’arte a trovare una “casa”, un’identità e una ragione di esistenza. Inoltre, il titolo si riferisce anche alla congiunzione latina “et”, che indica un legame tra parole, idee e persone. La ricerca del punto di contatto tra alieno e bambino diviene così il tentativo di creare un luogo di confronto collettivo, di dialogo corale tra professionisti. Lo stesso logo del progetto è infatti una mano aliena, che invita il lettore a “cliccare” sullo schermo di un PC o di uno smartphone per scaricare gratuitamente la fanzine in formato PDF.